Questa volta la panchina gialla Fermati, Vivi si ferma in un bosco.
Slogan ormai noto della campagna per i 30 anni della casa editrice Macro, quello di fermarsi è un invito quanto mai saggio e utile in questa modernità sempre di corsa.
Se poi c’è la possibilità di fermarsi in un bosco, circondati da alberi secolari e natura incontaminata, la magia è fatta.
Questa volta ci siamo seduti con Clemens G. Arvay, autore del libro Effetto Biofilia per farci raccontare in presa diretta i benefici guaritori delle piante e degli alberi.
Cos’è esattamente l’Effetto Biofilia?
L’effetto biofilia subentra quando ci connettiamo alle nostre radici, che non crescono nel cemento.
Effetto biofilia significa esperienza della natura e dei luoghi selvaggi, bellezza ed estetica naturale, liberazione dalle catene e guarigione.
Sono questi gli argomenti di cui si occupa il mio libro. Le piante comunicano direttamente con il nostro sistema immunitario e il nostro inconscio, senza doverle nemmeno toccare, tanto meno ingerirle. Questa affascinante interazione fra uomo e pianta, di cui solo ora la scienza sta gradualmente cominciando a rendersi conto, riveste una grande importanza per la medicina e la psicoterapia, in quanto ci mantiene sani a livello sia fisico sia psichico e previene le malattie.
In futuro il contatto con le piante dovrà avere un ruolo importante nella cura delle malattie corporee e dei disturbi psichici. Non dovranno più esistere cliniche prive di giardino o di un accesso a prati e boschi, centri abitati senza
aree naturali e città senza natura selvaggia.
Le piante ci guariscono senza bisogno di lavorarle per ricavarne tisane, unguenti, essenze, estratti, oli, profumi o anche gocce e compresse. Ci guariscono mediante una comunicazione biologica che il nostro sistema immunitario
e il nostro inconscio sono in grado di capire.
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