Il Gruppo Macro, leader nel settore corpo-mente-spirito, nel 2017 festeggia i 30 anni di attività e lancia una sfida un po’ controcorrente.
Nel mondo del mordi e fuggi, del sempre connessi, del tempo contato, del correre per stare al passo coi tempi, Macro si siede su una panchina gialla e si ferma. A vivere.
Abbiamo intervistato Francesco Rosso, direttore generale del Gruppo, per capire il perché di questa scelta, apparentemente poco in linea coi tempi moderni.
Come nasce la campagna Fermati, Vivi?
Nel 2017 Macro compie 30 anni e abbiamo deciso di sederci a tavolino per capire quale fosse il modo migliore di festeggiare. È stata una bella occasione per ripensare alla nostra storia, a come siamo nati e a come ci siamo evoluti. Per focalizzare gli obiettivi raggiunti e darcene di nuovi.
Ma, soprattutto, per chiederci qual era il modo migliore in cui il Gruppo Macro poteva continuare a dire la sua in un mondo che sembra avere così poco a cuore il benessere dell’essere umano.
I “tempi moderni”, come Chaplin ci ricorda, sembrano una definizione calzante ancora oggi, con l’aggravante che per noi si sono aggiunte nuove schiavitù oltre all’alienazione del lavoro a catena. Quel che è chiaro a tutti,
è che la modernità sembra imporci continuamente tempi e ritmi che poco hanno a che vedere con quelli biologici e naturali che ci garantirebbero benessere e serenità.
Da 30 anni il Gruppo Macro si impegna con i suoi libri, dvd ed eventi a diffondere una cultura di benessere olistico che difenda il nostro diritto di star bene. Quindi mai come ora c’era l’urgenza di scuotere le coscienze a una presa di consapevolezza: a forza di correre stai dimenticando di vivere. Fermati.
Leggi tutta l’intervista scaricando gratuitamente il pdf.
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